Aria di tensione in Umbria, dove il varo della Giunta regionale continua a slittare, alimentando dissapori tra la presidente Stefania Proietti e i partiti della coalizione di centrosinistra e civici che la sostiene. La questione, ormai approdata sui tavoli dei vertici nazionali di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ruota attorno all’assegnazione delle deleghe assessorili, con particolare riferimento alla gestione della sanità, che Proietti vorrebbe mantenere sotto il proprio controllo.
Il Sondaggio
Un esecutivo ancora da definire
Secondo quanto riportato dall’ANSA, negli ultimi giorni sarebbero saltati alcuni incontri chiave tra la presidente e i rappresentanti dei partiti, aumentando ulteriormente le frizioni interne alla coalizione. Proietti avrebbe prospettato ai partiti l’opzione di decidere autonomamente i nomi degli assessori e di comunicare successivamente le deleghe assegnate, una mossa che non sembra aver trovato il favore di tutte le forze politiche.
Il nodo della sanità
Il settore più delicato, e oggetto delle maggiori tensioni, è senza dubbio quello della sanità, una delega strategica e centrale per la Regione. La presidente Proietti, secondo le indiscrezioni, vorrebbe mantenere questa competenza per sé, una scelta che ha innescato reazioni contrastanti tra i partiti della coalizione. PD, M5S e Avs guardano con preoccupazione a questa possibilità, ritenendo che un incarico così importante debba essere condiviso con un rappresentante indicato dalla coalizione.
La situazione di stallo è tale che della questione sono stati informati anche i vertici nazionali dei principali partiti della coalizione. Si attende ora un possibile intervento da Roma per sbloccare la situazione e garantire la formazione dell’Esecutivo prima del prossimo Consiglio regionale, ormai imminente.
Uno stallo rischioso per la coalizione
La mancata definizione della Giunta non è solo un problema amministrativo, ma rischia di compromettere la stabilità politica della coalizione stessa. La presidente Proietti, eletta grazie a un’alleanza ampia ma eterogenea, si trova ora a dover bilanciare le diverse anime del centrosinistra e dei civici, evitando che le tensioni esplodano in una crisi più ampia.
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, i tempi stringono, e il rischio di un ulteriore stallo potrebbe indebolire non solo la presidente, ma l’intera coalizione di governo.