Si è svolta a Terni, nella suggestiva cornice della chiesa di San Paolo, la 43ª edizione del Premio Solidarietà, un riconoscimento istituito nel 1980 dalla Sezione “G. Ugolini” dell’Associazione Nazionale Carabinieri per onorare i militari dell’Arma distintisi in operazioni di soccorso a tutela della vita umana. La cerimonia, officiata dal vescovo Francesco Antonio Soddu, ha reso omaggio a gesti di coraggio, dedizione e profonda umanità che spesso passano sotto silenzio, ma che meritano di essere celebrati.
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L’eroismo di Stefano Chiodi: soccorso sui binari ferroviari
Tra i protagonisti della giornata spicca l’appuntato scelto Stefano Chiodi, effettivo alla Centrale operativa della Compagnia di Amelia, premiato per un delicato intervento avvenuto il 23 maggio scorso. Quel giorno, con lucidità e determinazione, Chiodi ha saputo gestire una situazione critica ad Attigliano, dove un uomo minacciava di lanciarsi sui binari ferroviari.
Grazie a un intervento telefonico tempestivo e rassicurante, Chiodi è riuscito a confortare l’uomo, convincendolo ad allontanarsi dai binari. Contemporaneamente, ha interrotto il traffico ferroviario, permettendo così ai soccorritori del 118 e al personale di pattuglia di raggiungere l’uomo e prestargli l’assistenza necessaria.
Gli altri riconoscimenti: piccoli grandi gesti di umanità
Oltre all’eroico intervento di Chiodi, sono stati premiati altri cinque militari, segnalati direttamente dal comandante provinciale di Terni.
- Brigadiere Alfonso Dominici, appuntato Alessandro Oddi e appuntato Fabio Di Cosmo della Sezione Radiomobile della Compagnia di Terni: nel giugno scorso, hanno prestato aiuto a una donna in difficoltà che, a causa delle precarie condizioni di salute sue e del marito, non riusciva a coricarsi. Un gesto semplice ma di profonda sensibilità che ha dimostrato la vicinanza dell’Arma alle comunità locali.
- Maresciallo maggiore Giovanni Magrini e appuntato scelto Pieraldo Fedi della Stazione di Castel Giorgio: riconosciuti per l’assistenza costante e premurosa fornita, in più occasioni, a un cittadino affetto da grave patologia invalidante. A segnalare la loro dedizione è stato un familiare del degente, grato per il sostegno ricevuto.
Questi episodi, seppur diversi tra loro, testimoniano un aspetto fondamentale del lavoro quotidiano dei Carabinieri: non solo ordine pubblico e repressione dei reati, ma anche vicinanza umana e sostegno concreto ai cittadini in difficoltà. Il Premio Solidarietà riconosce proprio questo impegno silenzioso, celebrando la capacità dei militari di agire con coraggio, prontezza e sensibilità.
In un mondo in cui l’attenzione è spesso rivolta alle grandi emergenze, questi gesti ci ricordano che l’eroismo quotidiano si manifesta anche nei momenti più semplici: una telefonata rassicurante, un aiuto concreto a chi non ce la fa, un’attenzione speciale verso i più fragili. I premiati di questa edizione rappresentano un modello per tutta la comunità, dimostrando che la solidarietà è il pilastro su cui si costruisce una società più sicura e inclusiva.