L’Umbria si conferma una delle regioni italiane con livelli di benessere elevato, secondo la seconda edizione del report BesT 2024 dell’Istat. Questo studio, che analizza il benessere equo e sostenibile attraverso 64 indicatori provinciali, evidenzia che il 46,1% delle misure colloca le province umbre nelle classi di benessere alta e medio-alta, superando ampiamente la media nazionale.
Il Sondaggio
Non mancano, tuttavia, le criticità. Mentre la regione si distingue nel contesto del centro Italia per la bassa frequenza di posizionamenti nelle classi di benessere inferiore, emergono differenze significative tra le province di Perugia e Terni.
Terni e Perugia: un confronto tra le province
A livello provinciale, Terni risulta più svantaggiata rispetto a Perugia:
- Terni: il 18,7% degli indicatori è nelle classi di benessere bassa e medio-bassa, con solo il 43,7% nelle classi superiori.
- Perugia: presenta valori migliori, con 4,7 punti percentuali in più nelle classi alta e medio-alta rispetto a Terni.
Queste differenze territoriali emergono soprattutto nei domini di innovazione, ricerca e creatività, dove il 37,5% degli indicatori umbri si trova nelle due classi più basse e nessuno rientra nelle classi di eccellenza.
Un reddito superiore alla media nazionale
Sul fronte economico, l’Umbria registra un reddito disponibile superiore alla media nazionale e del centro Italia. Il reddito mediano annuo per il 50% degli umbri è di 18.600 euro, contro i 17.500 euro del dato nazionale e i 18.300 euro della media del centro Italia.
Anche in questo ambito, Perugia si distingue con un valore mediano di 18.800 euro, superiore ai 17.900 euro di Terni.
Il report sottolinea un punto di forza della regione nel dominio politica e istituzioni, dove il 33,3% degli indicatori rientra nella classe di benessere relativa più alta. Tuttavia, persistono sfide importanti nei settori legati all’innovazione e alla creatività, che richiedono interventi per migliorare le performance.