Un’importante pagina di recupero del patrimonio culturale italiano si è scritta a Gubbio, dove i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) hanno riconsegnato al sindaco il dipinto quattrocentesco “Madonna con Bambino e San Giovannino”, noto come “Madonna del Melograno”, attribuito al Pseudo Pier Francesco Fiorentino.
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La cerimonia di restituzione si è svolta alla presenza di numerose autorità, tra cui il vescovo di Gubbio e Città di Castello, i comandanti dei gruppi Carabinieri TPC di Monza e Bologna, il dirigente del settore cultura della Regione Umbria, il direttore dei Musei dell’Umbria, l’assessore alla cultura del Comune di Gubbio e la direttrice della Scuola di specializzazione in beni storico artistici.
Un lungo viaggio di ricerca e giustizia
Il dipinto, datato seconda metà del Quindicesimo secolo, era stato rubato nella notte tra il 18 e il 19 marzo 1979 dalla Pinacoteca Comunale di Gubbio, ospitata nel suggestivo Palazzo dei Consoli. Da allora, la preziosa tempera su tavola era scomparsa, fino a quando i Carabinieri del Nucleo TPC di Bologna non ne hanno individuato la detenzione, nel corso di autonome indagini investigative.
A ottobre 2024, dopo decenni di ricerca e grazie alla divulgazione costante operata dai Carabinieri del TPC, il dipinto è stato recuperato. L’indagine, conclusasi con il coordinamento della Procura di Bologna, ha portato alla disposizione di riconsegna al Museo Civico di Gubbio, proprietario dell’opera.
Un simbolo ritrovato per la comunità di Gubbio
La “Madonna del Melograno”, attribuita al Pseudo Pier Francesco Fiorentino, rappresenta un capolavoro del Quattrocento, non solo per il suo valore artistico ma anche per l’importanza simbolica che riveste per la città di Gubbio. La tavola sarà nuovamente esposta nella Pinacoteca Comunale, dove tornerà a raccontare la sua storia e quella della città umbra.
Questo recupero è una vittoria della cultura e della legalità, che sottolinea l’importanza dell’impegno continuo nella tutela del patrimonio artistico italiano.