118 da Fornole a Guardea: il sindaco di Amelia chiede lo stop al trasferimento temporaneo

Preoccupazione per i tempi di intervento in caso di emergenze critiche: il punto di Laura Pernazza.

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Era il 1° dicembre 2022 quando la postazione del 118 di Fornole, scelta per la sua posizione strategica nel territorio amerino-narnese, veniva inaugurata con l’obiettivo di garantire interventi tempestivi, soprattutto per emergenze critiche come infarti o ictus. Ora, a distanza di due anni, arriva una decisione che sta sollevando non poche polemiche.

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Secondo quanto dichiarato dal sindaco di Amelia, Laura Pernazza, il servizio verrà temporaneamente trasferito a Guardea in tre giorni specifici: il 1° dicembre, il 25 dicembre e il 1° gennaio 2025. La decisione è stata presa dal direttore del pronto soccorso e del 118 dell’area orvietana, dottor Magistrato, a causa della difficoltà di coprire i turni di apertura del 118 di Orvieto, che in quei giorni resterà chiuso.

“Un precedente pericoloso”

Pernazza non nasconde la sua preoccupazione: “È la prima volta dal 2022 che il servizio di Fornole viene trasferito. Questo crea un precedente che mi allarma. Guardea dovrà coprire un’area vastissima, dal narnese-amerino fino all’orvietano, mettendo a rischio la tempestività degli interventi.”

La sindaca sottolinea l’importanza di un presidio come quello di Fornole per garantire i tempi di intervento su codici rossi, dove ogni minuto può fare la differenza: “Un’ambulanza che parte da Guardea per raggiungere Amelia o Orvieto rischia di non arrivare in tempo, con conseguenze potenzialmente gravissime per i cittadini.”

La richiesta di sospensione immediata

La prima cittadina di Amelia ha annunciato che si rivolgerà direttamente al direttore generale e al dottor Magistrato per chiedere la revoca immediata del provvedimento e il ripristino del normale servizio a Fornole.
“Non si tratta di codici verdi, ma di emergenze critiche per cui la rapidità è fondamentale. Non possiamo permetterci di mettere in pericolo la salute dei cittadini per una riorganizzazione temporanea.”

Un territorio in attesa di risposte

La questione evidenzia le difficoltà organizzative del sistema di emergenza/urgenza locale e le conseguenze che queste possono avere su una popolazione che si aspetta servizi efficienti e puntuali. Gli occhi ora sono puntati sulle decisioni dei vertici sanitari, mentre la comunità attende rassicurazioni concrete sul mantenimento della sicurezza sanitaria.

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